giovedì 6 ottobre 2011

Manifesto umoristico

“Io ne ho viste cose, che voi giocatori occasionali non potreste immaginarvi. Poker pro in fiamme al largo dei tavoli finali di Campione. E ho visto i pocket kings scoppiare nel buio, vicino al posto di Confiteor. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come whinings nella rete. E’ tempo…..di crackare.”

Questo avrebbe girato, Ridley Scott, se avesse mai giocato anche solo per una manciata di minuti su uno qualsiasi dei siti di poker esistenti. E’ un vero peccato che il povero Ridley sia vissuto in un’epoca così grigia, priva anche del più piccolo riferimento a server truccati dotati di personalità maligne e perverse che decidono in maniera ineluttabile le sorti di un’intera umanità schiava del pilotatissimo sollazzo gamblareccio; o di personaggi memorabili, che cominciano a girare decine di flop, dopo aver rubato il mazzo al dealer, per dimostrare in maniera incontrovertibilmente scientifica che AK non può vincere meno volte di una mano così scarsa come coppia di 2; o ancora di ragazzi dall’aspetto apparentemente normale che al cospetto del cocomeraro prorompono in un “per favore, mi adderebbe una slice di cocomero on the bilancia, che con questo caldo terribad non ho le pot odds necessarie a reachare la mia home in tempo per sattarmi al Sunday special, e sarebbe fantalol arrivare late per colpa della disidratazione”.

Sì un vero peccato, ma forse anche no. Io comunque ci sono dentro fino al collo, e allora via le “lacrime nella pioggia” e sotto a marinarci lo spirito con il TEXA(N) HOLD’EM!